Sostenibilità

L’agenda 21 decolla nelle città

Amministrazione pubblica

di Redazione

Coniugare partecipazione e progetti in partnership per territori sostenibili e socialmente responsabili. Questo è l?intento del principale appuntamento dell?anno dei governi locali europei che, agli inizi di giugno, celebrano i dieci anni del principale network di amministrazioni pubbliche, la Campagna europea città sostenibili. Il Coordinamento Agende 21 locali italiane, una rete di 315 enti pubblici, ha promosso una recentissima indagine per conoscere il quadro delle esperienze di Agenda 21 in Italia, con dati raccolti presso oltre 550 enti pubblici. La ricerca, svolta dal centro di ricerca Focus Lab di Modena, ha rilevato 361 enti pubblici (67% degli enti intervistati) che hanno operativamente avviato il processo di Agenda 21 locale, con 120 esperienze in più rispetto al 2002, attuate a sei diversi livelli di governo sul territorio, in ambito urbano ed extraurbano. Le amministrazioni impegnate in A21L sono sia di centrosinistra (72%) e che di centrodestra (24%). Sono stati attivati 160 Forum A21 (nel 2002 erano solo45), indicatore che evidenzia l?Agenda come uno strumento di partecipazione locale sempre più diffuso. In ogni Forum sono in media attivi tre gruppi di lavoro tematici. Partecipano, anche se in modo diverso, oltre 20 settori stakeholders. L?ampia gamma di soggetti testimonia l?approccio alla partecipazione multistakeholders e multilaterale delle Agende 21. Dal punto di vista delle ricadute, 69 enti italiani hanno definito Piani di azione e 35 in parte, mentre nel 2002 erano appena 14. Un altro indicatore rilevante sull?utilità dello strumento è soprattutto la realizzazione di 1.309 progetti mediante Piani di azione A21L. Sul fronte ambientale, i progetti hanno riguardato prevalentemente i temi del risparmio energetico, della programmazione e gestione del territorio con minori impatti ambientali, modalità di trasporti sostenibili, recupero e riciclo di rifiuti, salvaguardia della biodiversità, acqua e aria. In ambito economico i progetti si sono rivolti ai temi del turismo sostenibile, attività produttive con sistemi di gestione ambientali certificati, agricoltura biologica, contabilità ambientale. In ambito sociale sono stati realizzati soprattutto progetti in materia di maggiore formazione-educazione, comunicazione e informazione, partecipazione, servizi e coesione sociale, consumi sostenibili, valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, salute e sicurezza, pari opportunità. Nel 45% delle esperienze, i progetti sono realizzati in partnership sia tra ente pubblico e associazionismo, modalità prevalente, sia tra enti locali di vario livello o tra diverse associazioni. Altri progetti sono realizzati autonomamente da singoli partecipanti, come il mondo della scuola, imprese, associazioni ambientaliste, associazioni di categoria e comitati di cittadini e aorganizzazioni del Terzo settore, a testimonianza di una crescente partecipazione attiva e di tipo progettuale. Alla luce delle esperienze in corso, i Forum A21L italiani sembrano svolgere un ruolo di laboratorio di progettualità diffusa, di supporto all?innovazione delle politiche di governance per territori maggiormente sostenibili e responsabili. Innovazione con vantaggi trasversali a livello organizzativo, gestionale, relazionale, politico, sia all?interno degli enti che sul territorio, tra i vari stakeholders coinvolti, con un rafforzamento della ?cultura del fare?, della cittadinanza attiva, dell?attuazione concreta della sussidiarietà orizzontale, della co-responsabilità ed empowerment su piccoli e grandi progetti di miglioramento ambientale, sociale ed economica su scala locale. Per scaricare il rapporto integrale: www.a21italy.it


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